Separazione Compagno

Si parla tanto ed ogniuno dice la sua ....quali procedure applicate quando un componente si separa dalla squadra oppure il vostro compagno si separa?
Oppure Come DEVE funzionare affinche' non succeda questo?

Bè il discorso è molto interessante, sicuramente gli scenari possono cambiare e credo che in ogni ambiente la ricerca del compagno "perso" sia da gestire in modo differente!

La cosa che dovrebbe prevalere sempre durante le immersioni è quella di tenersi vicini, ad una distanza che può variare da molte situazioni. Credo cmq che la miglior procedura per evitare questo sia: Mille e uno, Mille e due, Mille e tre.... e mi giro a guardare il compagno....

Riprendo questo post che secondo me e' la base della sabucquea...marcare i comportamenti e la mentalita' con cui un sub deve rigorosamente attenersi...

Secondo voi(vostri standard) come interagite con il buddy quali regole applicate affinche' non succeda questo?

ci vuole pazienza coi buddies...specialmente con i "fotografi"....
io mi fermo, aspetto e poi mi giro sempre...mi godo di meno le immersioni, ma tengo sempre sott'occhio il buddy...
Infatti, trovo "misterioso", il fenomeno di quelli che si perdono...ma dico io...è bello guardare il fondale, i pesci, i nudibranchi...ma come fai ad essere così rapito, da non guardare dove stai andando, se sei rimasto solo, se stai finendo l'aria....bho? forse sono io che bado troppo a tutte 'ste cose e poi mi perdo molti avvistamenti effettivamente

perdere uno del gruppo è un conto,perdere il compagno un altro....se si perde il compagno,è bene rivedere il proprio modo di andare in acqua (ma a doverlo rivedere saremo in due....io che l'ho perso e lui che ha perso me!) e inizare a farsi un pò di domande. se invece si perde uno del gruppo,vige la solita regola della ricerca per 5 minuti e risalita...ma anche lì poi,mazzate!

Effettivamente la perdita del compagno è una cosa molto fastidiosa, quoto kiki quando dice che non sei solo tu a perdere il compagno , ci si perde entrambi quindi, bisognerebbe rivedere le procedure.
Anche nel mio caso, quelle poche volte che faccio immersione con altra gente oltre al mio compagno abituale, sto molto attento a quello che credo possa essere l'anello debole, magari rovinandomi l'immersione, ma la cosa va in automatico, non riesco e distrarre l'attenzione dal sub che a mio avviso, dal comportamento che tiene, penso possa creare problemi al gruppo.
Racconto un episodio accadutomi circa sette anni fa che mi viene in mente dopo aver letto quanto scritto da nannib.
Eravamo a Tremiti, stavamo facendo un'immersione al faro di San domino, immersione in parete, ad un certo punto vedo il nostro "amico" Franco, uno che si immergeva di rado e del quale sapevo poco e niente, fermo alla base della parete che, appoggiato per terra si dimenava come un matto ingoiato da un nuvolone di sabbia e sedimento.
Accanto a me c'era l'istruttore che aveva organizzato il tuffo, gli segnalo la cosa e mi fa un cenno di ok, io rimango un attimo in attesa che lui intervenga, ma vedo che si gira e continua il suo percorso, d'istinto mi butto in quella nuvola di sabbia, cercando di raggiungerlo, riesco a tocargli una pinna, la afferro e me lo tiro dietro. Lui mi guarda stupito gli faccio il cenno di ok al quale prontamente risponde.
Continuo a guardarlo per scoprire attraverso il suo sguardo qualche segnale di stress, effettivamente aveva gli occhi sbarrati, allora penso di dovergli stare vicino nel caso in cui accadesse ancor aqualcosa di strano.
A quel punto mi sento afferrare il braccio, mi giro ed era il mio istruttore che mi faceva segno di lasciare stare, e di seguire lui.
Morale della favola, non sapevo che Franco fosse un malacologo, e quel nuvolone di polvere era dovuta al fatto che stesse raccogliendo della sabbia con un retino per poi, una volta a casa, grazie ad un lavoro certosino, scoprire nuove microconchiglie da poter catalogare.
C'è da dire che quella volta gli ho portato fortuna perchè ha scoperto una nuova specie di conchiglia mediterranea mai prima catalogata alla quale ha dato il nome di Flaiano.
Capita anche questo.
Scusate l' ot,

Ma LOL

Sembra una barzelletta !!!! Grande Ugo !

Effettivamente sembra una barzelletta, infatti ogni volta che ci ritroviamo con Franco, non possiamo fare a meno di rifarci quattro risate ripensando al fatto.
Lui mi guardava con occhi sbarrati, ma quella che io avevo interpretato come segnale di stress, altro non era che un'espressione di stupore mentre pensava ...ma questo che ca@@o vuole ?

Grande Ugo! Errore dell'istruttore e di Franco che dovevano avvisare durante il briefing... comunque ho sempre visto che le coppie improvvisate sono terribili, roba da rovinare l'immersione a tutti e due...
P.S.
Io sono uno di quelli che si smarrisce dietro un nudibranco per fotografarlo...

Fabio ha scritto:

Grande Ugo! Errore dell'istruttore e di Franco che dovevano avvisare durante il briefing... comunque ho sempre visto che le coppie improvvisate sono terribili, roba da rovinare l'immersione a tutti e due...
P.S.
Io sono uno di quelli che si smarrisce dietro un nudibranco per fotografarlo...

No fabio, l'istruttore non c'entra niente, la colpa non è stata sua, il problema sono io che non mi faccio mai i ca@@i miei, l'istruttore l'aveva detto che Franco era autonomo.

Io vi chiedevo quali metodologie usate affinche non succeda questo e se dovesse malaguratamente succedere come vi comportate?....(le cause di separazione possono essere molteplici ma nochiedevo le cause)

Col mio compagno di tuffi, nei primi tempi quando ancora non ci conoscevamo bene, durante le immersione nei laghi a visibilità ridottissima, preferivamo sagolarci poi, visto che riuscivamo a rimanere sempre a stretto contatto, solo gomito a gomito.
Se malauguratamente dovessimo perderci, ricerca per un minuto accendendo anche la torcia di scorta, fare un paio di giri su se stessi e poi risalire in superficie.
In ogni caso, bisogna fare in modo che questo non succeda, perciò durante il briefing, ripetere più volte la procedura non solo per ricercarsi ma anche e soprattutto per non perdersi, il gomito a gomito è fondamentale in special modo nelle immersioni con visibilità scarsa o assente.