La settimana è trascorsa bene, le problematiche logistiche e le miscelazioni dei vari gruppi di bombole sono state risolte velocemente e senza intoppi.
Unica nota dolente, che lasciava presagire un fine settimana non del tutto ottimale, sono state le continue defezioni, non per volontà, dei possibili partecipanti a questa battaglia, poi invece il gruppo d’assalto si è formato.
Abbiamo voluto provare logisticamente una nuova possibilità per raggiungere il sito, quindi supportati dal gommone del Valentina Diving Center di Bogliasco con il mio gruppo "IL DECOTEAM" ci siamo dati appuntamento per andare all'attacco del "KT" Krieg Transporte (nave trasporto militare) di Sestri Levante.
Così domenica di buon mattino alle 6.45 sono andato a recuperare sul raccordo della tangenziale di Pavia un nuovo partecipante, FABIO, conducendolo al nascondiglio dove, assolte le presentazioni di rito, sorpresa sorpresina, si rivelato essere un CCR diver.
Alle ore 9.00 eravamo già arrivati, come degli scolaretti al primo giorno di scuola, davanti al diving, abbiamo subito gettato nello scompiglio tutti gli RDM che erano li in attesa di imbarcarsi anche loro, scaricando un ammasso attrezzature tra cui: bibo, decompressive, erogatori, imbraghi, mute, macchine fotografiche, ceste con dentro minutaglia varia, e questa volta anche un favoloso Ispiration Vision.
Preparato tutto, non c'è rimasto altro che dare il via alle operazioni di trasbordo delle attrezzature, utilizzando il favoloso 3 ruote a disposizione del diving, l’imbarco del materiale si svolge tranquillo e con ordine così diamo il via alla traversata, calcolato il punto e la rotta con il GPS Gianluca, il barcaiolo, frusta i motori e partiamo alla volta di Sestri Levante. Qualcuno dice, è lontano, altri rispondono una passeggiata di salute.
Da subito il mare, dapprima amico, si dimostra ostile nei nostri confronti forse per la presenza del nuovo membro FABIO un laghista, e così tra spruzzi e salti la nostra traversata scorre tranquilla, una battuta tira l’altra i commenti sulla mise del TACCO, vengono decantate le sue doti di fotografo, l’Elio in polvere che usa il MARANZA, ma le condizioni del mare non perdonano e gli schizzi diventano secchiate.
Il barcaiolo lavato come mai esordisce dicendo “sembriamo quelli di Green Peace alla riscossa per ostacolare le baleniere giapponesi” e giù tutti a ridere .
Passano 40 minuti e puntuali arriviamo sul sito d’immersione, preso il pedagno diamo il via alle danze.
Formiamo le squadre d'assalto: 1) io (FARAONE) e 50 EURO; 2) NANONE, TACCO e MARANZA; 3) ALE88 e CARLO TEK, mentre FABIO, con il suo micronde, fa il battitore libero.
Una volta in acqua abbiamo iniziato la nostra discesa verso il relitto, già dai primi metri abbiamo avuto la certezza che sarebbe stata una immersione con scarsissima visibilità, infatti giunti sulla sommità del tripode a -35mt. il relitto ancora non si vedeva. Brutta visibilità, una punta di corrente da prua a poppa, la lampada di 50 EURO che si spegne ma tutto questo non ci ha fermato dal proseguire consentendoci una bella immersione.
Da subito le squadre si sono separate ognuno per la sua strada così mi sono ritrovato, come previsto, solo con 50 EURO, ci siamo scambiati un cenno d’intesa e via inizia il giro.
Il primo incontro lo facciamo proprio con il battitore libero FABIO il quale mi ha segnalato “come mai senza cappuccio?” ed io alzando le spalle ho sorriso e ho continuato.
Poi è venuta la volta di ALE88 anche lui bello concentrato era intento a seguire come un investigatore privato fa con due amanti, il FABIO che senza bolle ed in silenzio si aggirava all’interno del relitto come un fantasma comparendo un po’ qui, un po’ lì, un po’ giù, un po’ su, insomma attraverso i vari boccaporti e finestre nonché anche attraverso le ormai grandi ferite inferte dal tempo e dalla corrosione marina al piano di coperta una volta tutto in tec, lui era sempre visibile.
Dopo i primi 20 minuti 50 EURO mi comunica il suo abbattimento manometrico tutto scorre secondo programma, doppiamo nuovamente il basamento della mitragliera di prua e sul lato di dritta abbiamo iniziato a farci portare a poppa dalla leggera corrente che oltretutto non dava fastidio.
Tutte le strutture sotto la luce delle torce, la mia, si manifestavano in modo magnifico mostrando colori e sfumature spettacolari, ogni singolo centimetro è ormai colonizzato, ricoperto, nascosto da organismi marini.
Il tempo scorre ed il completamento del piano ci attende e dopo aver sorvolato tutto il relitto, abbiamo nuovamente fatto il punto della situazione iniziando la nostra bella risalita.
Sulla cima incontriamo anche gli altri nonché un gruppo di sub che prima non c’erano con i quali ci scambiamo gli OK di rito a mo di saluto e continuiamo il nostro programma.
Poco dopo giunge FABIO, si lui è entrato prima, si è girato tutto il relitto, e risalito per ultimo, e vi dirò di più ci ha anche sorpassati in deco, come fosse su una ferrari, meraviglia della tecnologia lui usa un “Ispiration”
Sotto il gommone, ci attendeva il pasturatore folle il MARANZA, cmq tutto sotto controllo, scambiate alcune prime impressioni della splendida giornata non ancora conclusa abbiamo ripreso posto e via verso la nostra base, il mare questa volta è comprensivo e ci lascia navigare più sereni.
Una bella giornata passata in compagnia battaglia finita risultato portato a casa.
Saluti alla prossima.