Tutti conoscono le bellissime grotte marine di Capo Palinuro, ma un po’ meno subacquei conoscono i fondali tra Marina di Camerota e Scario, nel Golfo di Policastro, a nord di Sapri. In quel tratto di costa del Cilento che va da Punta degli Infreschi a Scario altre bellissime pareti, praterie di poseidonia, piccole caverne e vere grotte sommerse offrono ai subacquei degli scenari mozzafiato.
Io e la mia buddy Angela siamo tornati appena ieri sera da un lungo
week end di quattro giorni da quelle parti, durante il quale, tra un acquazzone e l’altro siamo riusciti a fare 6 bellissimi tuffi. Il più bello domenica mattina, nella Grotta della Regina: un immersione “speleo” con oltre 30 minuti di penetrazione nella montagna, attraverso gli stretti cunicoli che dalla grande sala dell’ingresso si insinuano dentro alla montagna per un centinaio di metri, in un continuo saliscendi attraverso stretti sifoni che portano a piccolissime bolle aeree nelle quali può emergere solo un sub alla volta. All’interno delle piccole camere aeree bellissimi speleotemi di alabastro, testimonianza
del fatto che in lontanissime ere precedenti queste grotte erano completamente emerse.
All’interno un acqua limpidissima, a volte resa evanescente dal fenomeno dell’aloclino, dovuto alla mescolanza dell’acqua di mare con l’acqua che sgorga dalle sorgenti sommerse di acqua dolce. Nessuna vegetazione, naturalmente, ma tanta microfauna tipica delle caverne e delle grotte: bellissimi stenopus spinosus (gambero meccanico), tante piccole brotule(grammonus ater) e piccoli apogon imberbis (re
di triglie o pesce cardinale). Abbiamo anche incontrato una grande musdea e una bellissima e grande magnosa (cicala di mare) attaccata alla volta della caverna principale. Insomma…. un’immersione davvero indimenticabile che, anche se l’avevo
fatta esattamente un anno fa, merita assolutamente di ritornarci!
Poi per finire in bellezza, lunedì mattinaabbiamo fatto una breve visita all’amico Fabio Barbieri a Palinuro, per un bellissimo tuffo sui 40 mt. della Grotta del Cratere, dentro alla quale, per la prima volta, ho notato dei piccoli rami di corallo rosso attecchiti sulla volta, in mezzo al prato di parazoanthus axinellae (margherite di mare) arancioni che la caratterizzano. Davvero uno spettacolo unico