CUNICOLI DEI DIAVOLI
Il CUNICOLO Diavoli si apre a pochi metri dalla Grotta dei
Cervi, in località Le Vigne di Badisco nelle calcareniti omonime, a
25 metri sul livello del mare.
Il suo ingresso è alto circa 1,40 m, largo 2 m e “il cunicolo
è così profondo e tortuoso che niuno mai è giunto a toccarne la
fine”.
In effetti come già segnalava il Prof. Paolo Emilio Stasi nel
1906, la grotta presenta sviluppo meandriforme in leggera discesa
verso l’interno; percorsa qualche decina di metri, la sezione del
corridoio si restringe ed il fondo si presenta allagato perché 40 cm
sotto il livello del mare.
A 50 metri dall’ingresso si arriva in un vano piuttosto ampio,
alto circa 5 metri, “del quale le frastagliate pareti, in tanti meandri,
in tanti poggiuoli, come infine tutto, tutto, sono coperte da una
candida efflorescenza soffice come neve composta da carbonato
di calcio e solfo”.
Il lago che occupa ancora oggi tutto il pavimento
dell’ambiente impedì l’ulteriore esplorazione. Il prof. Stasi
scriveva: “Questa inaspettata oasi sembra fatta apposta per
rinfrancare colui che si avventura a così brutto cammino. Più che
l’acqua, lo stupore ferma i nostri passi, la nostra parola e nel
silenzio di noi, parla in suo linguaggio il mistero del luogo.” Nel
1970, numerosi speleologi hanno compiuto delle immersioni nel
lago in questione per appurare se la parte allagata fosse un
sifone. Le indagini furono infruttuose a causa delle difficoltà
operative che il limo depositatosi sul fondo creava ai sub.
Resta comunque il fatto che, se non fu possibile percorrere
interamente il sifone, si poté successivamente constatare, grazie
all’impiego di traccianti come la fluorescina, che il Cunicolo dei
Diavoli e la Grotta dei Cervi erano in comunicazione attraverso
una serie di cunicoli completamente sommersi.