fine di un neofita

Si fa tanto parlare di neofita e di esperto ma quando un neofita finisce di essere tale per fregiarsi dell'appellativo di esperto?
Quand'è che il baco diventa farfalla?

quando il log book diventa più ...cicciotto
quando si è in compagnia e si tira fuori di quella famosa volta...(non inventata )
Quando si è padroni del gioco (tuffo )
Seriamente...sono le esperienze le immersioni che fanno il subacqueo esperto,quando uno incomincia ad averne più di 100 e fatte in varie tipologie..relitti ,profonde, notturne,corrente insomma di tutto e di più..allora magari può considerarsi esperto..
Anche se non finirà mai di imparare...

Anche qui...bisogna fare delle distinzioni....

Non esiste una linea di confine che ne traccia il campo da non esperto a esperto...
Io direi di parlare di confort...piu' che essere esperto....(poi esperto di cosa?),secondo me il sub quando arriva ad essere e sentirsi in pieno confort in acqua allora si puo' sentirsi UN SUB!
Con l'esperienza (tante immersioni) il suo confort aumenta,,imparando a gestire non solo l'immersione ma anche eventuali contrattempi che gli possono succedere in piena tranquillita e preparazione..(io lo definirei SUB Formato piu' che esperto)

de vitis ugo ha scritto:

Si fa tanto parlare di neofita e di esperto ma quando un neofita finisce di essere tale per fregiarsi dell'appellativo di esperto?
Quand'è che il baco diventa farfalla?

secondo me cosi a spanne definirei sub neofita colui che ha all'attivo non piu' di 15ore di acqua (escluso piscina).....poi x il discorso esperto è tutta 1altra storia....ma concordo con almeno 100tuffi in vari scenari....(fatti solo in mar rosso dietro alla guida valgono solo il 30%)

Io non la metterei tanto sul numero di immersioni che uno ha effettuato, ma soprattutto sulle esperienze che si sono potute maturare, durante queste immersioni, rapporto questo, sicuramente non lineare.
Il sentirsi esperto è un discorso valido se mi confronto con i mie abituali compagni di immersione, di cui conosco vita morte e miracoli, come si suol dire.
L'essere esperto penso che invece debba essere un riconoscimento daparte di una comunità, nel nostro caso subacquea, e da una media di persone che per titoli ed esperienza è gia riconosciuta come esperta.
è facile ritenersi esperti il difficile, è far sì che lo pensino gli altri. ci sarà un motivo!

Sono daccordo con quello che scrive Antonio, credo che l'esperienza venga non solo col numero di immersioni ma anche dal tipo e sopratutto dal grado di difficoltà.
Se si effettuano solo immersioni semplici, senza nessun risvolto degno di nota, non potrai mai sapere come ti comporteresti nel momento della difficoltà.
Sono le situzioni particolari e più disparate che concorrono ad accrescere il bagaglio dell'esperienza.

mi sembrava ovvio che non conta solo il numero delle immersioni.....e che esperto ti devono giudicare gli altri....ma non credo che 1 sub con 50tuffi pure differenziati che possono essere può esser qualificato come esperto diver....soprattutto se fatti in 1 solo anno..

Secondo me, se non hai almeno cento immersioni, ci capisci ben poco di quello che stai a fare.

de vitis ugo ha scritto:

Secondo me, se non hai almeno cento immersioni, ci capisci ben poco di quello che stai a fare.

concordo....ovvio che io dicevo che non basta avere 100tuffi registrati x essere considerato esperto...ma partire da 1 base del genere....

Per quello che ho visto dopo dodici anni di insegnamento il numero delle immersioni non è un fatto che pone confini tra subacquei a loro agio/confort (come dice Giancarlo) e non.
Fare 100 immersioni in 4 anni magari concentrandole tutte nel periodo delle ferie non significa per forza essere davanti ad un sub in stato di confort. Nemmeno 300 se fatte in 10 anni.
Quando si comincia quest'attività (come suppongo molte altre) a mio modo di vedere è fondamentale che nel primo periodo (quindi ristretto) se ne faccia parecchio di acqua. Si dovrebbe cosi arrivare a superare un confine di abitudine mentale e fisica tale che di fronte ad una pausa di diverse settimane l'immersione successiva (sia come pre -post e immersione stessa) ne risenta molto poco. Basta pensare alle dichiarazioni che fanno firmare praticamente tutte le agenzie quando rilasciano il brevetto sugli stop dell'attività. Dopo sei mesi si consiglia un bel ripasso prima di andare in acqua.
Poi sicuramente i numeri aiutano ma tutti abbiamo predisposizioni diverse chi piu e chi meno. Mi è capitato di addestrare persone che fin dall'open erano dei pesci e difficilmente andavano in difficoltà con le prime uscite con onda corrente o altro. Altre con un altro carattere, atteggiamento, capacità che hanno patito non poco le prime esperienze con leggero moto ondoso di superficie, poca visibilità e scarsa corrente.
Questo è il difficile dell'insegnamento: gli esercizi da insegnare sono standard i subacquei no.
Come esperienza personale da questo punto di vista mi aiutò molto a comprendere quante complessità ci sono da considerare il corso fatto con l'HSA (Handicapped Scuba Association) nel '95. L'esperienza fu eccezionale da tanti punti di vista oltre a quello subacqueo.

Giancarlo Casale ha scritto:

Anche qui...bisogna fare delle distinzioni....

Non esiste una linea di confine che ne traccia il campo da non esperto a esperto...
Io direi di parlare di confort...piu' che essere esperto....(poi esperto di cosa?),secondo me il sub quando arriva ad essere e sentirsi in pieno confort in acqua allora si puo' sentirsi UN SUB!
Con l'esperienza (tante immersioni) il suo confort aumenta,,imparando a gestire non solo l'immersione ma anche eventuali contrattempi che gli possono succedere in piena tranquillita e preparazione..(io lo definirei SUB Formato piu' che esperto)

Concordo in toto Giancarlo..non si finisce mai di imparare e di acquistare quel sangue freddo che ci vuole per affrontare e risolvere eventuali problemi!!
Tuffi,tuffi e ancora tuffi..ecco quello che ci vuole!!A mio parere!!