Sto leggendo "Breviario Mediterraneo" di Predrag Matvejevic edito da "Nuova Biblioteca Garzanti", titolo originale "Mediteransky Brevijar"
"I relitti giaciono sul fianco, oppure sulla chiglia, con la prua o la poppa sollevata, in rapporto alla natura dell'avaria subita o alla forma del fondo che gli ha accolti - anch'essi col tempo diventano una parte del fondo. I pesci ci entrano dentro come nelle fenditure delle grotte, le conchiglie vi aderiscono come sulle pareti delle rocce, le alghe e le erbe marine li fasciano tutt'attorno. La sabbia e il fango conservano le loro carcasse lignee. Il sale e la ruggine corrodono quelle di metallo. I raffronti con i relitti, soprattutto quelli letterari, sono abbastanza noti e utilizzati. Si dice che brillino al sole. Sotto la luna sembrano nuovamente navigare. Nelle tenebre richiamano le forme delle rocce. Sul loro conto si dicono tante cose! Le storie più tristi in proposito le ho ascoltate sull'Isola d'Elba. Il passato del Mediterraneo è pieno di relitti."
Lo consiglio a tutti coloro che amano il Mare Nostrum.
Ale