Corpo Nazional del Soccorso Alpino E Speleologico

Antonio Visto Che tu Ne fai parte come Tecnico e Che stai anche nella Commissione Speleosub perche' non ci descrivi quello che fa il Corpo i loro compito la loro Organizzazione sul territorio

Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico,(C.N.S.A.S.)
A dirla breve è una struttura operativa del ClubAlpino Italiano (C.A.I.) che nell'ambito delle competenze attribuite dall'ordinamento giuridico provvede alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nelle attività alpinistiche escursionistiche e speleologiche al soccorso degli infortunati ed al recupero dei caduti.
l'organizzazione è articolata in servizi Regionali o Provinciali.
Sul territorio è divisa in 16 zone la 7 dove ci troviamo noi comprende Puglia e Basilicata.
In pratica è l'unica organizzazione riconosciuta in grado di portare un soccorso medicalizzato in ambienti ostili, siano essi grotte, canyon, pareti di roccia.
ovvero in queste sqadre di tecnici volontari, che per la maggior parte provengono da gruppi speleo, alpini, troviamo medici infermieri e personale qualificato in grado di ospedalizzare l'infortunato anche nello stesso ambiente dell'incidente.
Per la Commissione Speleosub (COMSUB), è una Commissione Operativa del CNSAS, dove vi fanno farte i tecnici del CNSAS specializzati nel soccorso in ambienti ipogei allagti e sommersi con profondità operative oltre i 100 mt.potendo contare su un uso sempre più diffuso dei Rebreather.
sono stato sintetico ma d'altra parte si potrebbe scrivere tanto.

Ragazzi ma quando vi immergete in ambienti carsici applicate le possibili emergenze? conoscete i numeri del soccorso(gruppo abilitato all'intervento in grotta)?

metapiad-X ha scritto:

Ragazzi ma quando vi immergete in ambienti carsici applicate le possibili emergenze? conoscete i numeri del soccorso(gruppo abilitato all'intervento in grotta)?

io un numero lo conosco.....
115

io ne conosco un altro con un range d'intervento più vasto
112

Giovanotti qua c'e' poco da scherzare.....su questi argomenti-----

Faraone1 ha scritto:

io ne conosco un altro con un range d'intervento più vasto
112

Range d'intervento + vasto!!!!!!
ma che stai a di??????

Compare supremo Admin,
proprio su questi due numeri di telefono c'è poco da scherzare, o meglio credo che michele come me abbia voluto scherzosamente ricordare che non c'è bisogno di ricordarsi nessun tipo di numero particolare per ogni evenieza particolare ma che mbasta comporne uno qualsiasi ed il gioco è fatto.
Nel senso che sarà poi compito e professionalità, e vi garantisco che dall'altro capo del telefono c'è ne tantittima, indirizzarvi al comportamento da tenere mentre la macchina dei soccorsi si attiva

Per questo tipo di intervento specifico,,,,ogni minuto e' prezioso.....quindi bisogna allertare la sezione Del Seccorso (Delegato della zona commissione speleosub ) piu vicino....e far partire le squadre di soccorso....so che i VVFF non hanno competenze a riguardo sui incidenti o intrappolamenti in ambienti ipogei (michele Correggimi)

metapiad-X ha scritto:

Per questo tipo di intervento specifico,,,,ogni minuto e' prezioso.....quindi bisogna allertare la sezione Del Seccorso (Delegato della zona commissione speleosub ) piu vicino....e far partire le squadre di soccorso....so che i VVFF non hanno competenze a riguardo sui incidenti o intrappolamenti in ambienti ipogei (michele Correggimi)

tanto lo sapevo che qui veniva fuori il putiferio.....
cmq. in primis i VVF le hanno le competenze riguardo a cio....(magari non le hanno capillari in tutta Italia e magari non ci sono dalle vostre parti,,) cmq. basta vedere 1 po in giro nei vari forum di sub e vedete che in ogni soccorso o recupero cadavere i VVF ci sono sempre.....l'ultimo all'elefante, in gargagnana ecc. ecc non so di preciso quanti nuclei esistono ma sicuro Roma e Vicenza.....infine tengo a precisare che i numeri di soccorso gratuiti (112-113-115) fanno sempre da smistamento nel settore piu' opportuno e nei tempi piu' brevi possibili....24 ore su 24 365 giorni all'anno qualsiasi organo volontario non potrà mai avere dei tempi di risposta come dei professionisti .
Idem x il soccorso in zone impervie,montagna o grotte non allagate....
ovvio che se rimane 1 gruppo speleo intrappolato a 500mt sotto terra occorrono 1 serie molto elevata di personale addestrato in materia e soprattutto Medico (che i VVF non hanno) ma sicuramente hanno le competenze x dare 1 mano sia nella logistica che in quant'altro.......
PS: io la scorsa settimana ero in addestramento in grotta

Eh..Bravo Micheluzzo...........Grande

Non vorrei sbagliarmi ma il un problema che hanno un pò tutti i reparti subacquei delle varie forze armate, di polizia , finanza ,VVF ecc, sono i limiti operativi che vanno dai 40 ai 60 mt, profondità che ormai anche in grotta sono di gran lunga superate.

Certo questo è vero....il limite è il classico 50mt in aria senza nessuna miscela decompressiva in acqua...(solo eventuale ossigeno in superficie)
questo è 1 dei motivi x cui non mi è mai interessato entrare nei sommozzatori
senza contare poi il fatto che praticamente loro non fanno quasi mai soccorso..ma solo "recuperi" ed addestramento.......
in mare, in fiume e nei laghi il soccorso se fa sul pelo dell'acqua..mica in profondità...

il problema del soccorso al nord "diciamo" non sussiste, in quanto sono state stipulate apposite convenzioni con il 118, ecc. per cui l'operatore al centralino ha una chiara idea di chi chiamare nel caso di uno specifico incidente.
in puglia per esempio ancora questa convenzione non è attiva e sono le prefetture o il singolo speleogo che allertano il CNSAS.
E' chiaro poi che essendo le squadre del soccorso formate da personale che già normalmente pratica l'attività di speleologo, come un appasionato di subacquea va ad immergersi ogni domenica, la conoscenza daparte di questi operatori, di tutte le grotte presenti sul suo territorio è pressochè assoluta.
Per la commissione speleosub il discorso è analogo e per l'allertamento basta allertare il CNSAS tramite il proprio delegato di zona, sino ad arrivare ad un qualsiasi soccorritore.
il vero problema e che pochi conoscono l'esistenza di queste strutture.

questa è una simulazione di recupero post sifone tenutasi a S.Maria di Leuca (LE) nel 2007