Mi piacerebbe farvi conoscere (per chi non e' stato mai in grotta)questo tipo di ambiente perche' sono ambienti molto particolari e la loro conoscenza implicano materie quali la geologia ,paleontologia,antropologia,biologia ,archeologia tutte materie affascinanti e molto stimolanti....
Non faro' nessun riferimento al mezzo attraverso il quale si possono esplorare questi ambienti per varie ragioni.............
Incomincero' con una grotta particolare che si trova a porto Badisco(LE) Chiamata "la grotta dei cervi"
A sinistra del piccolo porto di Badisco, in località Montagnola, si
apre, nelle Calcareniti di Porto Badisco a circa 15 metri sul livello del
mare, uno dei tanti ingressi della Grotta dei Cervi.
Dopo il pozzo d’accesso e successivo cunicolo, si giunge ad una
galleria lunga circa 5 metri ed alta 2 con il fondo abbondantemente
alluvionato. Un angusto passaggio immette in una caverna dal
pavimento cosparso di grossi massi calcarei, resti di distacchi dalle
pareti e dalla volta.
Da questo ambiente, allungato in direzione NW - SE, si diramano
tre gallerie, due più anguste dall’estremità nord occidentale della
caverna e la terza dalla zona nord orientale. Le prime due, in forte
pendio, confluiscono dopo una quarantina di metri in un cunicolo ad
andamento tortuoso con continui cambiamenti di direzione in
corrispondenza dell’intersezione di numerose fratture orientate E - W e
NE - SW.
Dopo un breve tratto allagato, la piccola galleria si sdoppia
nuovamente : un ramo prosegue verso nord mentre l’altro conduce ad
un sistema di cunicoli, laghetti e sifoni ; il cunicolo settentrionale, ad un
certo punto, risulta ostruito da una frana che impedisce ulteriori
proseguimenti.
La volta della galleria, ondulata per l’azione levigatrice dell’acqua
di un probabile antico fiume sotterraneo, è segnata da una netta frattura
che si perde in una piccola caverna laterale di forma stretta ed alta; vari
abbassamenti si susseguono per piccoli tratti ed un’ultima strettoia
immette in un vasto ambiente dalla volta molto alta, battezzato “caverna
a semiluna” per la particolare forma a grande falce.
Lungo la volta della galleria principale, sono presenti numerose
cupole create verosimilmente dal moto vorticoso e turbolento delle
acque ; una di queste, forse la più ampia, sovrasta l’uscita della cavità.
Per tutto lo sviluppo della galleria, si osservano dei coni detritici,
alcuni dei quali raggiungono la volta ; alcuni di questi sono ricoperti da
crostoni calcitici e da stalagmiti.
A questo punto il corridoio procede in leggera discesa e
superato un grosso cumulo detritico si giunge in un ambiente decorato
da imponenti stalattiti e stalagmiti; qui è facile notare un lago del
diametro di circa 7 metri le cui sponde sono coperte da belle
concrezioni. Proseguendo e salendo per circa 1 metro, si arriva in una
grande sala il cui attraversamento è precluso da una frana che giunge
quasi fino alla volta.
Dalla caverna di forma semilunare si può accedere all’altra diramazione
ad andamento sub-parallelo a quello della galleria appena descritta ; questa si
presenta inizialmente formata da un basso corridoio che si prolunga per una
quindicina di metri. La volta si alza improvvisamente formando un grande
ambiente largo 10 - 12 metri ed alto 5.
Proseguendo verso il fondo, il pavimento tende a salire per ridiventare
nuovamente pianeggiante dopo alcuni metri; superato un grosso blocco
staccatosi dalla volta, la galleria prosegue in forte pendio, fino ad una grande
stalagmite detta “sentinella” , quindi il corridoio diventa pianeggiante e dopo
quasi 20 metri le pareti si accostano sensibilmente, mentre la volta si abbassa
decisamente in corrispondenza di un doppio gomito.
Segue uno stretto cunicolo con marmitte e camini nella volta e quindi
una cavernetta laterale con numerose stalattiti filiformi lunghe fino a 40 - 50 cm;
da questo punto in poi la grotta diventa difficilmente praticabile, con passaggi
estremamente stretti e con il fondo cosparso di marmitte di evorsione; un’ultima
camera abbastanza ampia, caratterizzata da una moltitudine di stalattiti e
stalagmiti e da un intensissimo stillicidio, pone fine alla parte conosciuta della
Grotta dei Cervi (OROFINO, 1970).
Scoperta dal gruppo speleologico "Pasquale de Lorentiis" di Maglie, la Grotta dei Cervi situata nella splendida insenatura di Porto Badisco, a 49 km. da Lecce e a 6 km da Otranto, rappresenta un sito archeologico spettacolare e il più imponente d’Europa.
Questa grotta ha una importanza perche al suo interno si trovano delle pitture parietali Straordinarie...La grotta risale a più di quattromila anni fa e presenta al suo interno numerosissime iscrizioni in guano e ocra rossa dell’era neolitica, rimaste intatte nel tempo in tutto il loro fascino e nitidezza. Svariate immagini ricoprono gran parte della grotta: uomini che tendono l’arco, donne, bambini, animali come cervi o cani, oggetti (vasi, otri), nonché immagini dal contenuto simbolico e in alcuni casi magico.