Allora, vediamo di continuare il resoconto del raduno.
La seconda giornata prevedeva un'immersione in corrente nel fiume Tirino, dovevamo scegliere quale dei tre tragitti coprire, naturalmente abbiamo scelto il più lungo.
Qui durante un sopralluogo effettuato sabato dopo l'immersione di capod'acqua.
La Doris non è assente, è semplicemente nascosta dietro di me.
L'immersione comincia nei pressi di un ponticello dove il restringimento del letto del fiume, imprime all'acqua una notevole accelerazione, crando una sorta di rapide che noi temerari affrontiamo coraggiosamente.
Passato questo piccolo trattto, dove l'acqua, alta appena 50 cm. che scorrendo veloce ci costringe ad
ricorrere all'aiuto delle mani per evitare di sbattere sui sassi sul fondo, il resto dell'immersione, scorre nel vero senso della parola lenta e silenziosa.
Un albero caduto di traverso ci obbliga a risalire per superarlo.
Ogni tanto risaliamo per gustarci il fantastico panorama che offrono le rigogliose sponde di questo corso d'acqua.
Il silenzio è rotto solo dai versi degli uccelli che in questo posto trovano il loro habitat naturale e da..qualche pescatore che impreca al nostro pasaggio perchè a suo dire (e non ha tutti i torti), gli spaventiamo le trote che immancabilmente fuggono alla nostra vista.
Il tuffo, durato circa 75 minuti, finisce in una piccola ansa naturale dove ci aspetta la nostra auto e gli indumenti asciutti, almeno i miei che non uso la stagna.
Per finire, il giusto plauso va dato al titolare degli scatti, senza il quale non avrei potuto documentare questo incontro.