Un report di un immersione che mi porto nel cuore di alcuni anni fà!!!!
Sabato io ed Andrea Neri siamo stati a far visita al relitto del Nasim, noto mercantile affondato a Giannutri. Io per fare un immersione di addestramento e Andrea per fare foto.
La giornata inizia molto presto e quando dico presto vuol dire le 5,10 ora in cui la sveglia mi a buttato giù dal letto. Alle 5,45 vado a prendere il Neri, carichiamo e partiamo sotto un cumulo di nuvole minacciose che non fanno presagire niente di buono, devo dire che il pensiero che l’immersione non si fosse potuta fare ci ha sfiorato e che si stava concretizzando quando, a meta viaggio, arriva la chiamata del Fantacci, istruttore UTR che ci farà compagnia fuori e sott’acqua, che ci dice: “ma dove volete andare, io sono a Grosseto e qua viene giù un diluvio della madonna!”.
Finita la chiamata, io ed Andrea un po’ abbattuti ci siamo guardati e insieme ci siamo fatti coraggio dicendoci che sicuramente sarebbe finito tutto di lì a poco, e così è stato!
Arriviamo a Porto Ercole, lì sul molo troviamo Simone dell’Argentario Diving che ci da il buongiorno, ci spiega che la notte lì a piovuto e che per fortuna si è limitato solo alla notte, lasciandoci l’opportunità di fare l’immersione. Iniziamo a scaricare l’attrezzatura ,nel frattempo arriva il Fantacci, anche la sua macchina è carica stracolma di attrezzatura, ma in più di noi ha…..pizza, pane e prosciutto!!!!!!!!!!!!!!!!!
Saluti presentazioni e…. si parte per l’immersione!!
Iniziamo ad assemblare i gruppi, mettiamo gli erogatori alle decompressive nitrox 50, ossigeno e 35/30, quest’ultima decompressiva non sarà proprio necessaria per l’immersione che andremo a fare, ma sarà utile portarsela dietro per iniziare ad imparare a gestire 3 decompressive.
Arrivati sul relitto iniziamo la vestizione, le coppie saranno io con Andrea e il Fantacci con un suo amico.
Entriamo in acqua, facciamo gli ultimi controlli di routine e scendiamo.
Lo spettacolo che ci si presenta è meraviglioso, acqua limpida e una discesa dritta dritta fino a 55-60 metri, arrivati sul relitto costeggiamo la fiancata di babordo ( non so se è quella ma tanto per intenderci è quella di destra) e ci portiamo sul ponte che forma una specie di parete artificiale, dato che il relitto è adagiato con la fiancata sinistra sul fondo ed il ponte rivolto verso il mare aperto.
Gli incontri qui non si fanno attendere e dentro il motore di una macchina vedo una bella Musdea che ogni tanto faceva capolino dalla sua tana, ricavata all’interno del motore della macchina.
Tutto il relitto era contornato da un aureola di Anthias, come se lo volessero fare santo, adagiato fra la sabbia ed il ponte della nave incontriamo un Cappone da kilo, non vi dico i pensieri culinari che mi ha scatenato lì al momento, ma…….non si tocca!!
Guardo il manometro ed il computer, sono al 14esimo ed ho sempre 180 atmosfere, beh non male!
Guardo Andrea , ci scambiamo un OK per sincerarsi che tutto stia andando bene e ci dirigiamo sulla zona delle macchine, vecchio carico della nave al momento dell’affondamento. Qui sembra di essere in una concessionaria: Peogeot, Fiat, Merdecess….ops scusate Mercedes, gli manca solo una piccola lucidata e sarebbero apposto!!!
Apparte tutto, più che macchine sono diventate dei veri e propri condomini, abitati da aragoste, capponi, molluschi di grandi dimensioni e murene.
Tutto sta filando nei migliori dei modi, prendiamo la direzione che ci porterà alla parete, per fare una deco meno noiosa della solita fatta alla catena della barca, 36-33-30-27-24-21-18-15……… il tempo scorre bene ed in men che non si dica siamo con la testa fuori dall’acqua.
Risaliamo in barca, con entusiasmo iniziamo i commenti sull’immersione e gli avvistamenti fatti, Simone del diving si da da fare per darci un po’ di relax ci aiuta a rimettere sulla barca tutta l’attrezzatura.
Adesso arriva la cosa migliore che si potrebbe volere dopo una splendida immersione: IL MANGIARE!!! Simone inizia a portare tramezzini ripieni con salsa di tonno, pasta fredda ( cucinata da dio) bibite di ogni generee caffè.
Non contento il Fantacci si è portato la scorta da casa ed anche qui……pizze, pane con un buon prosciutto toscano e vino!!!!!
Tra una forchettata di pasta fredda e un morso di pane e prosciutto si chiacchera e si scherza, il viaggio di ritorno sembra più corto dell’andata.
Arrivati in banchina facciamo il travaso delle attrezzature dalla barca alla macchina e per finire in bellezza decidiamo di andarci a bere un caffè ed una bella bibita fresca tutti insieme, prima di partire per il lungo viaggio di ritorno.
Per questa bella giornata, devo ringraziare Simone dell’Argentario diving che con la sua ospitalità a cercato di non farci mancare niente mentre eravamo sulla barca.
Bella giornata veramente!!!!!!!
Indice 
Calendario
