Fabio Membro Elite Md-X
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| Titolo: Santa Caterina (LE) - Il Cappero Lun 01 Dic 2008, 22:54 | |
| Intanto inserisco la prima. Sempre graditi arricchimenti delle notizie! Se vi siete riusciti a divincolare dalla stretta mortale dei sensi unici di Santa Caterina, arrivate nei pressi della Torre dell'Alto Lido. Nell'insenatura che si vede molto bene nella foto satellitare, emerge uno scoglio detto, appunto, il cappero. Quando arrivate al punto di discesa, una discretamente comoda scaletta che parte dietro il muretto del marciapiede e ben visibile, noterete che ci sono due sentieri; prendete quello di destra, il numero 2, vi condurrà ad una comoda piattaforma di cemento con un ingresso “raso acqua” che, tolte un paio di buche, è piuttosto comodo. Appena entrati, trovate una parete dritta di circa 4 metri su un fondale di ciottoli che scende verso un fondale sabbioso, nell'immediato nulla di interessante ma, se andate a destra verso la punta indicata dal nr. 3, trovate a bassa profondità un passaggio subacqueo piuttosto facile ma che può regalare qualche incontro suggestivo. Proseguendo sulla destra, arrivati nei pressi del punto 4, trovate l'ingresso della grotta Paolo Roversi, una grotta all'apparenza articolata ma in realtà relativamente facile (tutto ciò che riguarda le grotte, anche le più semplici è relativo) e suggestiva. Come si vede dalla pianta (Rilievo: F. Grandi e P. Roversi. Disegno: M. Tura) è divisa in due sale e due accessi, ha il fondo cosparso dai detriti di caduta della volta. Andando verso il punto cieco indicato sulla mappa con C, si entra in una zona con un ricco apporto di acqua dolce che, al momento di tornare indietro, può creare qualche piccolo disorientamento per l'effetto del rimescolo di liquidi di densità diversa; attenzione anche a non sollevare troppo sedimento, comunque se effettuata di giorno sono sempre ben visibili le uscite. Se invece appena scendete in acqua volete puntare verso il cappero, conviene avvicinarsi il più possibile nuotando in superficie, il fondale tra la costa e lo scoglio è ciottoloso/sabbioso e poco interessante. Nei pressi del Cappero, potete scendere e vi troverete in un fondale di circa 14 metri ricco di frastagliature e crepe. Circumnavigando lo scoglio, quando sarete dal lato del mare aperto, arriverete a circa 18 metri mantenendo sempre la ricchezza di anfratti dove cercare soggetti. Non rari saraghi, dotti, murene ed altri organismi più piccoli ma non meno interessanti come i parazoanthus axinelle, la notte non è raro incontrare qualche bella orata. A mio modesto parere un'immersione estremamente interessante, se poi siete degli utilizzatori del nitrox, potete tranquillamente vedere tutto con calma, dall'inizio alla fine! | |
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