Old Marcello Membro Permanente Md-X
Numero di messaggi : 186 Età : 72 Data d'iscrizione : 06.01.09
| Titolo: Immersione sulla nave dei Corani (KENT) Mar 15 Set 2009, 18:00 | |
| Il “Kent” era un cargo battente bandiera cipriota di 783 ton. di stazza lorda, lungo un’ottantina di metri. Affondato nel luglio del 1978 a seguito di un incendio, nel golfo della tonnara di San Vito Lo Capo poco più a nord di Trapani, oggi il “Kent” ospita parecchia flora e fauna interessante ed è sicuramente una della più belle immersioni di tutta la Sicilia settentrionale. Il relitto si trova adagiato tra i 45 e i 52 metri di profondità, ma le sue sovrastrutture iniziano a 38 metri e rimanendo sempre intorno ai 45 metri si può visitare la maggior parte della nave. 3 agosto 2009 Partiti con il gommone dal porticciolo di San Vito, raggiungiamo in breve la verticale del relitto, che fortunatamente è pedagnato e quindi facilmente individuabile. Ormeggiamo direttamente sulla piccola boa collegata al bigo di carico principale che si trova circa 38 metri più sotto e ci apprestiamo alla discesa. Io e la mia buddy abbiamo pianificato una immersione "tecnica", con tempo di fondo di 15 minuti a 48 metri in aria e deco con EAN40. Sotto alla barca attacchiamo anche una bombola di aria a 10 metri e a 6 metri un bombolino di O2 puro.Scendiamo in acqua in cinque e, secondo quanto pianificato, raggiungiamo rapidamente la base del bigo di carico al quale è assicurata la cima di discesa. L’acqua particolarmente limpida ci consente di avere da subito una visione d’assieme della nave. Il relitto del “Kent” è veramente piacevole e interessante, pieno di angoli che stimolano la curiosità e l’osservazione ed è letteralmente colonizzato da ogni sorta di invertebrato che fanno sì che la nave sia di mille colori. Centinaia di anthias rosa e di castagnole nere nuotano nell’acqua intorno a noi e si aprono al nostro passaggio. Per prima cosa scendiamo all’interno della stiva di poppa della nave, dove, sotto uno strato di limo, è ben visibile il carico di balle di zampironi. Pur essendo ricoperte da una patina di fango, le spiralette antizanzare sono facilmente riconoscibili ed è quantomeno curioso vederne ammassata una simile quantità. Su un lato della stiva, addossato alla parete vedo un grosso scorfano che si accende di rosso vivace non appena l’illumino con la mia torcia. Dopo una breve perlustrazione della stiva, ci dirigiamo verso il lato sinistro del cassero di poppa. Alla base del cassero c’è una porticina che da su un corridoio che si affaccia su vari locali che sono completamente spogli. Sul lato verso poppa di questo corridoio ci sono numerosi finestroni e dopo essere entrati, sgusciamo fuori uno alla volta da uno di questi finestroni e ci dirigiamo verso la poppa estrema della nave. Ci affacciamo sulla murata di dritta e siamo nuovamente contornati da sciami di castagnole nere e rosa. Guardando in basso riusciamo a distinguere chiaramente la grossa ammaccatura sulla fiancata provocata dal violento impatto della nave con il fondale avvenuto al momento del naufragio. Proseguiamo quindi verso il ponte superiore e ci affacciamo all’interno di un locale completamente spoglio ma con varie lamiere collassate che sconsigliano di penetrare all’interno. Do un'occhiata al computer e mi accorgo che siamo in leggero ritardo rispetto al nostro piano di immersione, dato che due nostri compagni di immersione si attardano un poco a curiosare inutilmente dentro a questo locale vuoto. All'interno si vedono soltanto alcuni piccoli gamberi rossi che con il loro vivace colore contrastano con il giallo/arancio delle lamiere arrugginite. Avverto la guida del piccolo ritardo sulla nostra tabella e lui prontamente richiama i due sub all’ordine. Poi, finalmente, riusciamo a compiere la nostra ultima penetrazione programmata: quella sul ponte di comando. Entriamo da una porta sul lato sinistro e usciamo da quella sul lato destro, dopo aver notato che il locale, caratterizzato da ampi finestroni sul davanti, è completamente spoglio e ciò che vi rimane è solo il basamento del timone o della bussola. Una volta usciti sul lato di sinistra del ponte di comando, nuotiamo di nuovo verso la prua per dare una rapida occhiata alla grande ancora di rispetto addossata alla parete del cassero di prua che si trova appena dopo la stiva prodiera. Nonostante la nostra scorta d'aria ce lo permetta, non c'è però più tempo per visitare la parte prodiera della nave e tantomeno per raggiungere i famosi containers contenenti i libri del Corano che hanno dato il nome a questa nave. I due container durante l’affondamento sono precipitati una ventina di metri davanti alla prua della nave ed essendo troppo distanti richiedono un’immersione a parte. Siamo al 18° minuto d’immersione: la nostra tabella dice che il tempo di fondo è terminato ed è giunto purtroppo il momento di risalire. Perciò, sebbene a malincuore, ritorniamo al bigo di carico principale e raggiungiamo la cima di risalita. Cominciamo lentamente la nostra ascesa, con deep stop e tappe deco, rispettando il piano decompressivo riportato sulle tabelle che portiamo sul polso.Dopo 43 minuti di immersione riemergiamo felici di ciò che abbiamo visto e sul gommone, di ritorno verso San Vito, commentiamo entusiasti quello che siamo riusciti a "catturare" di questa bellissima nave. | |
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Giancarlo Casale Admin
Numero di messaggi : 2141 Età : 63 Data d'iscrizione : 02.12.08
| Titolo: Re: Immersione sulla nave dei Corani (KENT) Mar 15 Set 2009, 19:30 | |
| A Marce'.....quando vieni qua nel salento che avrei un po' di lavoretti per te..come disegnatore oltre che subbo | |
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Old Marcello Membro Permanente Md-X
Numero di messaggi : 186 Età : 72 Data d'iscrizione : 06.01.09
| Titolo: Re: Immersione sulla nave dei Corani (KENT) Mer 16 Set 2009, 10:11 | |
| - Giancarlo Casale ha scritto:
- A Marce'.....quando vieni qua nel salento che avrei un po' di lavoretti per te..come disegnatore oltre che subbo
TEVFIK ??? | |
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| Titolo: Re: Immersione sulla nave dei Corani (KENT) | |
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