Uscendo dalla città di Gallipoli, percorrendo la strada costiera settentrionale, dopo qualche chilometro si arriva in località Santa Maria al Bagno, nel comune di Nardò. All'ingresso del paese, sulla sinistra risalta ciò che resta di una grossa fortificazione costiera del 1600, l'antica Torre del Fiume, di cui si sono salvate le 4 torri d'angolo, da qui il nome attuale della frazione.
Le coordinate dedotte da Google Earth sono 40° 07' 29.60” N - 17° 59' 53.86” E
Indicati dalla freccia nr. 1, ci sono due piccoli parcheggi che possono rivelarsi molto comodi per raggiungere il punto di discesa 2, raggiungibile con una breve scalinata. Qui si trova una piccola spiaggia di ciottoli con un rigagnolo d'acqua dolce che sgorga continuamente da sotto il piano stradale mentre da vari punti della scogliera altre sorgive alimentano lo strato di acqua dolce che per molti metri si sovrappone all'acqua salata ed è ben visibile con il suo particolare effetto di intorbidimento. A causa di questo particolare ambiente, l'acqua impatta sul bagnante in modo piuttosto tonificante ed i ciottoli del fondale sono resi viscidi da una patina algale, ricordarsene se si indossa una muta umida direttamente in acqua. Uscendo verso il mare aperto tenendosi a destra, il fondale scende in modo piuttosto dolce fino a raggiungere, allo sbocco dell'insenatura, una profondità di una decina di metri. Non perdete di vista la parete che vi accompagna, ricca di spaccature e anfratti, può regalare qualche piccola sorpresa da vedere.
Uscendo e girando a destra, si continua l'esplorazione di questa scogliera che, all'altezza del punto 3 offre un passaggio subacqueo molto bello, con una grossa colonna centrale alla quota di circa sei metri, quindi eventualmente tenerlo a mente per quando si rientra al termine dell'immersione utilizzando quote meno profonde.
Continuando fino al punto 4, dopo un susseguirsi di anfratti di tutti i tipi, si arriva ad una grotta piuttosto ampia con uno sbocco opposto all'ingresso, quasi superficiale.
Tutta l'immersione può in qualsiasi momento far incontrare pesci di tutte le taglie e vari organismi sessili e vagili, senza eccedere praticamente mai i 16 metri di profondità. Da tenere a mente che una bussola non è certamente in più. Il fondale sabbioso, andando verso il largo, è costellato di scogli affioranti dalla sabbia più o meno grossi, a volte sono cappelli che possono alzarsi anche di 2 o 3 metri ed insistendo a saltare da uno scoglio all'altro, è facile disorientarsi se fratello sole decide di rendersi invisibile. Molto positivo in questa immersione è il fatto che si riesce a scendere anche con un mare abbastanza formato da rendere impossibile l'uso di altri siti.
Naturalmente, sono sempre assolutamente gradite integrazioni e correzioni.